Più di un movente potrebbe essere all'origine del presunto doppio delitto di Bolzano, la misteriosa storia di due coniugi, insegnanti entrambi, scomparsi il 4 gennaio, era sera, poi, oltre un mese dopo il ritrovamento di Laura Perselli, 68 anni, il corpo nel limo del fiume, i vestiti parzialmente integri ma riconoscibili, prima ancora gli scarponcini grigi del marito Peter Neumair e il ritrovamento di una giacca compatibile con la sua, tracce di sangue dell'uomo sul parapetto di un ponte sull'Adige, poco lontano la lunga sosta del figlio la sera della scomparsa accanto ad un laghetto isolato dove ha raccontato di aver ascoltato della musica. Parole tra indizi, forse in minima parte di un impianto accusatorio che ha portato alla custodia in carcere del figlio Benno, 30enne che si professa innocente, ma è accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere. La difesa ha chiesto il riesame della misura cautelare, l'udienza è fissata, per l'autopsia della madre è necessario attendere, le ricerche riprenderanno col nuovo giorno, le acque dell'Adige saranno abbassate, operazione che ha reso possibile individuare il corpo della donna, quello del coniuge potrebbe essere ovunque in queste acque che condizioni atmosferiche favorevoli potrebbero rendere più limpide.