Dove c'era l'acqua, oggi si cammina. E non basta una giornata di pioggia, la siccità sul Po è un'emergenza. "Da 60 giorni, nel distretto Padano, non piove e in alcune aree addirittura da 80. In questo momento la portata del fiume è a -34% rispetto alla media del periodo e la neve, la copertura di neve, è -50%. Questo è il quarto anno più caldo dal 1961 e sono almeno 30 anni che non si verifica una siccità invernale di questa portata." 3 metri sotto lo zero idrometrico, qui a Boretto, Reggio Emilia. Le fondamenta della bonifica fuori dall'acqua, a secco queste tubature che tra qualche settimana dovrebbero alimentare i canali dei campi agricoli, 220mila ettari tra Emilia e Lombardia. La sofferenza del fiume si vede in queste distese di sabbia. Una crisi che colpisce già in questa stagione gli agricoltori. Guardate questo campo di frumento, dice Alessandro, è solo una delle colture a rischio. "Qui dovrebbe essere verde, tutto rigoglioso, però è tutto secco. C'è chi ha i pozzi che può innaffiare, noi in questo momento no." "Molta preoccupazione perché ho una azienda agricola, produzione del Parmigiano Reggiano, se non riuscirò a sopperire a questa mancanza di foraggio futura, probabile, dovrò approvvigionarmi sul mercato." Il Po, immagine di un emergenza planetaria, secondo recenti studi, dal 2000 a oggi, mai un periodo così secco negli ultimi 1200 anni. "La risorsa va assolutamente conservata, perché altrimenti si rischia di avere alcune aree che non avranno acqua in futuro.".