Ricostruzioni infondate. La questura di Brescia replica così a quanto denunciato da un attivista di Extinction Rebellion, procedure rispettate, dignità delle persone sempre tutelata. La vicenda nasce da un interrogazione parlamentare del vicecapogruppo alla Camera di Alleanza, Verdi e Sinistra Marco Grimaldi che ha chiesto spiegazioni agli agenti della questura bresciana in merito alla denuncia di un'attivista che ha raccontato sui social di essere stata costretta a togliersi le mutande e fare squat per dei controlli. Un trattamento che a detta della ragazza è stato riservato solo alle femmine, ai maschi non è stato chiesto di spogliarsi e togliersi i vestiti, racconta ai suoi social. La questura risponde punto su punto in una nota e spiega che l'intervento presso la sede bresciana della Leonardo si è reso necessario per verificare la situazione dopo che 22 persone avevano oltrepassato le barre veicolari poste come limite della proprietà all'esterno del sito per bloccare i camion in entrata e in uscita dalla fabbrica, mentre altri stavano imbrattando con scritte le mura dell'azienda. I manifestanti sono quindi stati accompagnati in questura per le procedure previste in quelle situazioni. Nel corso delle singole perquisizioni, precisa la nota della questura svolte da personale femminile per le donne è stato chiesto di effettuare piegamenti sulle gambe al fine di rinvenire eventuali oggetti pericolosi, in ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone, sono state seguite le corrette procedure operative. Nessun fermo si è tradotto in arresto ed una volta uscite dagli uffici della questura alcune ragazze fermate hanno riportato le testimonianze che poi sono arrivate in Parlamento.