Non solo la questione economica ma anche e soprattutto quella sanitaria, che resta in testa, principale per il Paese. Con lo sguardo all'epidemia si mette in evidenza che la curva è in discesa, ma la parola d'ordine resta cautela in una situazione con ancora tante, troppe criticità. "Non abbassare la guardia, sottolinea l'istituto superiore di sanità, non raggiungeremo casi 0 a Maggio. La popolazione rimane ampiamente suscettibile." Ha sottolineato il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Is, Gianni Rezza. Probabilmente l'infezione continuerà a circolare e il virus continuerà a circolare anche se a più bassa intensità. Nessun picco è stato ha raggiunto. I dati dicono che le persone con sintomi stanno riducendosi, ha spiegato invece il Presidente dell'Is Silvio Brusaferro "Qualsiasi azione di apertura" ha specificato "va fatta con grande cautela." Quanto alla possibilità di andare in vacanza quest'estate, la risposta di Brusa Ferro è eloquente: "Mi pare troppo presto. Dobbiamo pensarci un passo alla volta." Insomma, si dovrà convivere con il virus. Non è una cosa che si esaurisce una settimana in un mese, ci accompagnerà per i prossimi mesi e ci accompagnerà fino a quando non avremo un vaccino disponibile in decine di milioni di dosi. Dalla protezione civile, invece, oltre i dati che sono ormai fotografia quotidiana del paese, si specifica il forte calo del numero dei ricoveri e la solidità del dato di contenimento al centro e al sud, con uno sguardo ai test sierologici. Intanto cambia la comunicazione da ora solo due volte a settimana. Nelle prossime ore verrà resa pubblica una call per tutte le aziende, tutti gli interlocutori che ritengono di avere dei test rispondono esattamente a queste caratteristiche. "Una seconda ondata di epidemie in autunno, Più che un'ipotesi, una certezza." Chiude invece Walter Ricciardi, rappresentante italiano dell'OMS. "Fino a quando non avremo un vaccino ci saranno nuove ondatoe, speriamo tanti piccoli focolai epidemici che andranno contenuti" Ricciardi chiude "Per questo è molto importante non accelerare le riaperture. In caso contrario la seconda ondata, invece di averla più avanti, rischiamo di subirla prima dell'estate.".