Campi Flegrei: al via la ricognizione sugli edifici privati nelle zone colpite dal bradisismo; per tre mesi, squadre di tecnici si muoveranno tra i comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli per l'analisi della vulnerabilità dei fabbricati. Sarà un lavoro articolato che prenderà in esame circa 12mila palazzi. Qui siamo nel comune di Pozzuoli. Squadre di tecnici coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile con il supporto anche di volontari sono munite di tablet, nel quale stanno inserendo specifici dati: come lo stato di conservazione il numero di piani, i materiali di costruzione passando al setaccio i fabbricati. In questa prima fase, si tratta di una ricognizione esterna. "Il Dipartimento della Protezione Civile è il coordinatore di questa l'attività che vede coinvolti ovviamente anche la regione ed i comuni della zona di intervento e di un grosso supporto anche da parte dei centri di competenza in particolare il Centro Studi Plinius e il Consorzio ReLuis. Si arriverà alla quantificazione del fabbisogno economico complessivo sulla zona di intervento per potere riqualificare sismicamente gli edifici". Questa è la zona di intervento consultabile anche sul sito della protezione civile individuata dal piano di emergenza per l'area dei Campi Flegrei, divisa a sua volta in una zona più interessata, in viola, e un'altra meno interessata dal bradisismo, in azzurro. "Raccoglieremo i dati con la scheda Plinius: stato di conservazione, età di costruzione e via discorrendo. Tutti questi dati consentono di arrivare ad una assegnazione di classe più o meno vulnerabile. Questo permette di fare delle simulazioni di vulnerabilità e di danno atteso". In seguito, sarà realizzata una mappa di sintesi che evidenzierà le aree più vulnerabili in base alle quali i cittadini interessati potranno chiedere un approfondimento sui singoli fabbricati.