Caserta, ucciso da 17enne, fratello vittima: basta armi

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7 giorni fa

Davide Carbisiero 19 anni incensurato, è in questa sala slot di Cesa nel casertano, quando alle cinque del mattino un colpo di pistola lo raggiunge alla giugulare e non gli lascia scampo. Poco prima ha sentito la sua fidanzata e il fratello. A loro ha detto che avrebbe comprato dei croissants e poi si sarebbe fermato alla sala slot aperta H24 per giocare una piccola somma. A sparare un suo amico 17 anni, che si è costituito poi ai Carabinieri. Reo confesso, non avrebbe dato una chiara spiegazione del gesto. I colpi di pistola sarebbero stati tre. Una lite? Se sì per cosa? Un errore. Gli inquirenti coordinati dalla Procura dei minori stanno proseguendo nelle indagini e hanno acquisito le immagini di videosorveglianza del sala slot. Fondamentale potrebbe essere anche l'udienza di convalida. I due ragazzi si conoscevano da tempo. Il fratello della vittima chiede giustizia e tiene a precisare che Davide non aveva contatti con la criminalità. "Mio fratello mi veniva a dare una mano a me nei miei negozi, mi aiutava tantissimo. Era un ragazzo incensurato che non c'azzecava niente. Come abbiamo visto nessun legame con la camorra, con la droga, pieno di valori. Io credo che tutto quello che possa essere accaduto non, non descrive il fatto che a 17 anni oggi si possono avere armi, e sparare così. Quello che voglio è, voglio giustizia al massimo per mio fratello. La parte più importante della mia vita se n'è andata. E me lo ricordo, me lo ricorderò per sempre. E poi un messaggio un po' per tutti i giovani che oggi li vedo molto esaltati di che non possono andare mai da nessuna parte perché, E la vita ti devi dare da fare, ma non con le armi.".