Sono oltre 200 i casi di morbillo registrati in Italia nei soli primi tre mesi del 2024, un dato elevato soprattutto se si mette a confronto con quello di tutto il 2023, che in dodici mesi aveva fatto registrare 43 contagi. "La mancata eradicazione del morbillo è legato a un gap vaccinale che purtroppo persiste. Il morbillo è una malattia virale, potenzialmente eradicabile con il vaccino però noi abbiamo un difetto, diciamo, un gap che ciclicamente favorisce il verificarsi di focolai epidemici." In quasi 9 casi su 10 si tratta di persone non vaccinate, questo spiega anche l'età media dei contagiati che si attesta su 31 anni. "I casi vanno a colpire i bimbi fino a 4 anni perché, ricordo, la prima vaccinazione si fa tra i 15 e i 18 mesi la prima dose, poi il richiamo avviene più avanti, intorno ai 6 anni ma la maggior parte dei casi di morbillo sono documentati in giovani adulti che sono scoperti dal vaccino." L'obbligo di vaccinarsi contro il morbillo infatti è entrato in vigore solo nel 2017 e la copertura vaccinale in Italia non è ancora ottimale. "Sulla fascia dei bambini non vedo interventi plausibili, invece sui giovani adulti una campagna mirata vaccinale è utile.".