Saranno i prossimi 20 giorni a fare da ago della bilancia nella vicenda giudiziaria che vede indagata per truffa aggravata Chiara Ferragni e altre tre persone per le operazioni commerciali legate al Pandoro Balocco Pink Christmas e alle uova di Pasqua della Dolci Preziosi griffate dall'influencer. Entro quel periodo di tempo infatti, la difesa di Ferragni dovrà tentare di convincere la Procura di Milano, a partire dall'aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, che effettivamente le accuse che le vengono mosse non hanno alcun fondamento, come sostiene l'influencer, e che effettivamente si trattò solo di un errore di comunicazione. Secondo la Procura di Milano che ha chiuso l'indagine a carico di Ferragni, del suo ex braccio destro D'Amato, di Alessandra Balocco e del proprietario del marchio della Dolci Preziosi, attraverso pubblicità ingannevole, anche sui canali social di Chiara Ferragni, i consumatori furono indotti ad acquistare il pandoro Balocco griffato, così come le uova di Pasqua in un'operazione commerciale speculare, credendo erroneamente che avrebbero contribuito a fare beneficenza all'ospedale Regina Margherita di Torino e all'associazione Bambini delle Fate, portando così alle aziende di Ferragni un ingiusto profitto pari a 2,2 milioni di euro. Nei prossimi giorni i legali dell'imprenditrice digitale, che nel frattempo lavorano a una corposa memoria da depositare per replicare alle accuse, non escludono che l'influencer possa farsi interrogare dai magistrati per dare la sua versione dei fatti. Intanto, nel pieno delle vicende giudiziarie che li coinvolgono con anche Fedez, il cui nome è finito nelle carte dell'inchiesta sugli ultrà, l'ormai ex coppia, attraverso i propri legali, sarebbe vicina a un possibile accordo di separazione da depositare in tribunale. Punto fermo sembrerebbe la rinuncia dell'imprenditrice a qualsiasi assegno di mantenimento per i due bambini da parte del rapper, accollandosi lei per intero le spese per il mantenimento dei figli.