Sono tanti gli elementi che non tornano sul caso di Hasib Omerovic. Li elencano tutti i legali della sua famiglia, che da quel 25 luglio nel quale il giovane disabile è entrato in coma, precipitando dalla sua finestra nel quartiere romano di Primavalle, mentre era in corso una perquisizione di agenti di polizia in borghese non autorizzata dalla Procura di Roma, si sono dovuti trasferire per timore di ritorsioni. Il caso di Hasib è venuto alla luce perché prima un'associazione, la 21 luglio, e poi un Deputato, Riccardo Magi, Presidente di +Europa lo hanno sollevato con una conferenza stampa alla Camera dei Deputati. E sono tornati in queste ore a parlarne, perchè se si spegnessero i riflettori su una vicenda che riguarda un giovane di origini rom, verità e giustizia chieste dalla famiglia sarebbero probabilmente negate. "Siamo sicuri che senza l'attenzione pubblica, non ci sarebbe anche una celere e pronta ricerca della verità da un punto di vista giudiziario". Hasib è ancora in condizioni gravi, si è risvegliato dal coma, ma reagisce con difficoltà agli stimoli esterni. Il legale del giovane, sordomuto dalla nascita, parla intanto dell'apertura di un fascicolo che non è però più solo contro ignoti. "L'indagine, non è più un indagine contro ignoti. Ma ha assunto un numero di ruolo generale di indagine contro persone note, con iscritti, con indagati iscritti nel registro degli indagati". La Procura di Roma, ha anche disposto il sequestro dell'appartamento dove Hasib è precipitato. Mentre Salemi spiega, come tra i punti oscuri, ci sia anche quello degli abiti visto che l'ospedale ha restituito alla famiglia non quelli insaguinati che indossava il giorno dell'incidente, ma indumenti diversi. "La famiglia, si sente, percepisce un forte isolamento, un forte abbandono istituzionale. Vive nella paura, vive nel timore. Non sapendo quello che è accaduto".