Un centenario è sempre un grandissimo traguardo, ma quando si parla di ricerca è fondamentale. Memoria del passato, investimento per il futuro: è con queste basi che il CNR celebre i 100 anni dalla sua nascita. "È un traguardo, 100 anni della nostra storia; storia che si è intrecciata con la storia del nostro Paese. Quindi, luci ed ombre, alti e bassi, emergenza in cui abbiamo reagito ma anche ricostruzione per esempio nel dopoguerra. E siamo sempre al servizio del Paese". Un evento per i 100 anni sì, ma anche per fare il punto sul lavoro fatto ed aprire una finestra sul futuro. Collegamenti con le stazioni polari Dirigibile Italia e Concordia in Antartide, che tanto contano in tema di Ricerca e Sviluppo. Le sfide per il futuro in un ambito così importante sono le sfide di un Paese. I grandi temi: la biodiversità, il cambiamento climatico e gli investimenti da fare. "Per il futuro, io vedo la ricerca fondamentale che oggi è determinante per le scelte, per le politiche, per le tecnologie che devono salvare il nostro mondo, il nostro pianeta. La biodiversità, la transizione digitale, la transizione ecologica l'energia ci sono tante e tante domande che vengono per il mondo della ricerca per sviluppare competenze e soluzioni. Bisogna far capire alla società e ai cittadini, e di conseguenza alla politica, che non c'è più tempo. Bisogna reagire. Bisogna lavorare per cambiare il comportamento, per cambiare l'economia, farla diventare circolare e ci sono, se mi permettete, dei problemi scientifici fondamentali tipo la chimica verde. Deve cambiare proprio il processo manifatturiero nel profondo, oppure la biodiversità, oppure l'indagine; anche il monitoraggio dell'impatto, per esempio, meteorologico, il cambiamento che tutti, le micro crisi che abbiamo che non riusciamo ancora a prevedere bene. Quindi, abbiamo tanto lavoro da fare".