Con il bel tempo i viaggi della speranza dalla Libia verso la Sicilia sono ripresi in maniera massiccia. In due giorni sono 280 le persone che sono state tratte in salvo dalle navi delle Organizzazioni non governative che solcano il Canale di Sicilia. Nella notte tra il 10 e l’11 marzo la nave Aquarius della ONG SOS Mediterranee ha intercettato un gommone con a bordo 110 persone. Altri 62 migranti sono stati tratti in salvo da un mercantile che ha poi raggiunto in mare aperto l’Aquarius e ha effettuato il trasbordo. 108 persone sono state, invece, recuperate dalla nave Open Arms della ONG tedesca ProActiva. Tra i migranti ci sono anche 47 donne e 32 minori, 25 dei quali non accompagnati. Le nazionalità sono diverse, ma per la maggior parte sono migranti provenienti dal centro e nord Africa. Il loro porto di destinazione è quello siciliano di Augusta. Il salvataggio più emozionante è quello di tre giovani, tre fratelli che viaggiavano a bordo di un piccolo gommone che aveva iniziato a imbarcare acqua. Raggiunti e soccorsi da Aquarius, gli occupanti hanno raccontato di essersi messi in viaggio per salvare la vita al fratellino più piccolo, 14 anni appena, malato di leucemia. Per questo hanno deciso di sfidare il mare. Impossibile curarsi in Libia. Meglio – hanno raccontato – tentare di arrivare in Europa mettendo a rischio la vita che morendo di sicuro nei centri di detenzione. Adesso anche loro, per fortuna, sono giunti in Sicilia.