"Dai guarda, devi guardare qua". Per quattro giorni il centro di Brà, nel cuneese, diventa capitale mondiale del formaggio. "Perfetto. Eccola qua, uno e due". Ecco la tredicesima edizione di Cheese, primo grande evento fieristico in presenza qui in Piemonte, con mascherina obbligatoria, anche all'aperto, e Green Pass. Le forze dell'ordine controllano, in divisa e in borghese e fanno multe, salate, a chi non possiede la certificazione verde. Così in sicurezza si può curiosare nel mercatino dei 43 presidi slow food, provenienti da tutta Italia: dalla Valle d'Aosta alla Calabria. Produttori di formaggio a latte crudo, come Alessia, che dal suo alpeggio a 1700 metri nel vercellese, ha portato qui il suo Macagn. "Fatto a latte crudo, si fa il formaggio, si mette il caglio subito senza scaldarlo né niente. E in questo modo, diciamo che tutte le proprietà del latte rimangono intatte". O come Angela che arriva invece dalla Toscana. "È un Sant'Antonio, presidio del pecorino a latte crudo di Maremma, è una pasta molto particolare, si vede dal occhiatura. Tutto latte crudo senza alcun fermento aggiunto. 10 mila metri quadrati, 250 espositori, una cantina con 300 etichette per gli abbinamenti col vino e soprattutto decine di migliaia di visitatori. Il tema di Cheese quest'anno è: considera gli animali. "Cheese è una manifestazione dedicata ai piccoli produttori, ai casari, agli allevatori, agli affinatori, che producono formaggi solo a latte crudo, quindi formaggi vivi che raccontano il loro territorio, che producono in modo artigianale, spesso formaggi tradizionali. Quindi racconta e la biodiversità dei pascoli, dei territori, dei latti, delle razze e dei formaggi". E a Cheese ha fatto il suo esordio anche l'unità mobile vaccinale della Regione Piemonte. Questo camper che d'ora in poi porterà avanti la campagna di vaccinazione durante i grandi eventi sul territorio. "Noi abbiam fatto circa 200 dosi nei primi tre giorni e quindi siamo abbastanza soddisfatti".