Rinvio a giudizio con l'accusa di violenza sessuale di gruppo per Ciro Grillo e i suoi tre amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria, per i fatti risalenti al luglio 2019. Questa la decisione del GUP di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, dopo un'ora di Camera di Consiglio. È stata dunque accolta la richiesta del Procuratore Capo Capasso: il nostro impianto accusatorio ha retto. Se mi chiedete se sono felice, ha spiegato l'avvocata Bongiorno che difende la ragazza italo-norvegese che ha denunciato i quattro giovani, vi dico di no perché la mia assistita sta soffrendo tuttora, se mi chiedete invece se sono soddisfatta, la mia risposta è sì perchè come mai prima d'ora ho assistito a una volontà di sgretolare atti che hanno un significato, c'è stato un accanimento contro la mia assistita che è stata messa sul banco degli imputati. Mentre uno dei difensori, si è limitato a dire: andremo a processo e vedremo, l'udienza preliminare è un passaggio tecnico. La prima udienza si svolgerà con rito ordinario. Il presunto stupro di gruppo, sarebbe avvenuto nella villetta di Beppe Grillo a Cala di Volpe in Costa Smeralda, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, quando i quattro amici dopo una serata al Billionaire di Porto Cervo, secondo l'accusa avrebbero costretto la ragazza a bere molta vodka e poi l'avrebbero violentata più volte. In tre, Capitta, Lauria e Grillo, avrebbero fatto anche foto oscene con una seconda ragazza che dormiva sul divano. Se condannati, rischiano 12 anni di carcere. La difesa sostiene che si sia trattato di rapporti consenzienti. Molto della battaglia legale si svolgerà su intercettazioni telefoniche e ambientali e sulle trascrizioni delle chat dei telefonini.