È un lungo serpentone di persone distanziate la prima immagine che restituisce il Palazzo di Giustizia di Milano e che racconta, per quanto possibile, un ritorno alla normalità. Si entra solo con la mascherina per comprovate ragioni, soprattutto dopo aver rilevato la temperatura corporea con un termoscanner, anche la giustizia si riorganizza per far fronte ad una fase 2 che deve coniugare la salvaguardia dei diritti dei cittadini tutti con la tutela della salute. Accade nelle norme pratiche per il semplice ingresso nel Palazzo della Giustizia Milanese, accade soprattutto per i processi, mai del tutto sospesi a causa del Covid, ma che di certo hanno subito un forte rallentamento. Abbiamo iniziato già dalla prima fase, nel mese di marzo e aprile, a sperimentare il processo da remoto, in questa successiva fase 2 dobbiamo riprendere un'attività giudiziaria in maniera un po' più ampia e quindi, necessariamente, faremo anche udienze in presenza. Al momento, la gran parte delle udienze non considerate urgenti o necessarie si celebrano da remoto come accade in quest'Aula dove, attraverso un monitor, sono collegate alcune delle parti nel processo. Quando gli spazi lo consentono si può scegliere di essere presenti in Aula, ma non sempre è possibile, come nei casi di procedimenti in cui ci sono più imputati o numerosi testimoni e che quindi vengono rinviati. È importante che il giudice veda in faccia l'imputato e viceversa. Stiamo facendo un sacrificio perché anche i processi di persona si fanno a porte chiuse, è uno stato democratico, uno stato di diritto, presuppone un processo pubblico, proprio perché è importante il controllo sociale sull'attività penale. Anche per la giustizia lo stato di emergenza durerà fino al 31 luglio, intanto il Covid sembra aver dato una spinta a piccole conquiste. Qualcosa di proficuo lo ha portato. Faccio un esempio, che non è una cosa banale, perché a volte si dà per scontato che nei tribunali si possono inviare PEC con gli atti o ricevere atti da remoto, per noi questo fino ad ora non era praticamente possibile.