Dopo oltre tre mesi gli studenti ritornano a scuola per gli esami di maturità. Regole strettissime, ma potranno terminare dal vivo il loro percorso scolastico. Mercoledì si inizia. Siamo a Napoli, in uno dei licei classici più frequentati della città, il liceo Pansini. I preparativi fervono e si è insediata la commissione d'esame, tutta interna ad eccezione del presidente, che è esterno. Ci sarà un'unica prova orale, che durerà un'ora, e si entrerà rigorosamente uno per volta. Ma perché è importante questa maturità light? “Bisognava trovare il modo prima di tutto di dare ai ragazzi la soddisfazione di concludere con una vera prova un percorso di studi che comunque è stato impegnativo e devo dire che i miei studenti, tutte le volte che ne abbiamo discusso, perché ci siamo visti più volte anche su piattaforma per discutere proprio di questo, in maniera unanime hanno affermato di desiderare di fare l'esame in presenza perché per loro comunque è un momento importantissimo”. Ecco come è organizzata l'aula per gli esami in presenza: qui si siede il candidato, intorno ci sono i banchetti per i professori e di fronte c'è la cattedra per il presidente di commissione. Tutto rispettando le distanze di sicurezza. In Campania circa 12 mila tra docenti e personale scolastico in genere, il 60% del totale, si sono sottoposti volontariamente al tampone e nessuno è risultato positivo. Questo appuntamento è molto sentito sia dai professori, sia dagli studenti, che vengono da mesi duri tra quarantena e DaD, cioè didattica a distanza. “La nota negativa, proprio negativa, è che questa didattica a distanza non ha aiutato i più deboli. I più forti, i ragazzi che avevano delle capacità, strutturati, sono andati bene e sono andati avanti. I più deboli purtroppo... Li abbiamo rincorsi, però è difficile lavorare a distanza, con la didattica a distanza, con gli elementi più fragili. Questo è il nostro tormento”.