Coronavirus Lombardia, Sala: "Mobilità aumentata quasi 10%

07 apr 2020
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Il Pio Albergo Trivulzio rimane comunque un grande punto interrogativo in questa gestione. Abbiamo 70 morti soltanto nel mese di marzo e tra l'altro oltre una ventina nei primi giorni di di aprile. È una situazione gravissima, ma voi stessi avete interesse a capire e a chiarire che cosa è successo? Avete chiesto conto di quello che stava avvenendo? O c'è stato un occultamento anche a voi? Mi faccia capire bene. “No, assolutamente. Abbiamo tutto l'interesse a chiarire in modo trasparente tutto quello che è successo e a capire anche quello che è successo. Su questo oggi pomeriggio il Presidente Fontana interverrà”. Quindi vi preannunciamo tra l'altro che è stata istituita, sarà istituita proprio in queste ore, una Commissione che, appunto, dovrà far luce su quello che è successo. I movimenti, Sala. Noi guardiamo ogni giorno quello che succede, Helga, non perché ci siamo affezionati a questi bei grafici che ci porta Fabrizio Sala, quanto perché questi dati qui ci dicono quello che poi avverrà in termini di nuovi contagi tra una decina di giorni. Che cosa ci dicono questi dati oggi, Sala? “È così. Noi abbiamo una mobilità, a ieri, quindi lunedì, del 38%, che è due punti percentuali superiore a quella di lunedì scorso. Due punti percentuali superiore vuol dire decine di migliaia di persone, quindi significa che la mobilità è di molto aumentata, quindi quasi del 10% rispetto a lunedì scorso”. In tutta la regione Lombardia, Sala? “In tutta la regione Lombardia, assolutamente. Ci sono poi, stiamo analizzando, come sai bene, le diverse province. Appena abbiamo il dato delle diverse province possiamo farvelo avere e possiamo così capire anche dove c'è più mobilità”. Fasce orarie, Sala? “Le fasce orarie...” Cioè dove si concentra il maggior numero di persone. “In un giorno feriale, come vedete, si concentrano principalmente alle 7 del mattino, dove sicuramente sono persone che si recano al lavoro, alle 18, però abbiamo anche una fascia centrale, che stiamo analizzando, come le 11, le 10, e anche quella delle 23 è un aspetto che stiamo analizzando, perché le 23 di sera ci sembra un po' troppo alta rispetto... cioè il 50% più alto rispetto alla media, quindi, da verificare”. Sarà interessante quando avrete i dati capire dove sono queste concentrazioni di persone perché alle 23 sarebbe interessante capire se è zona Navigli, per intenderci, se la gente esce e va a farsi la passeggiata sulla Darsena, lungo il Naviglio. Insomma, quello sarà interessante. “Sarà interessante questo, come d'altronde l'appello che facciamo alla gente di rimanere in casa è un appello che deve scuotere anche un po' - lo dico - la coscienza non solo rispettare le norme perché, Tonia, la norma dice che si può uscire per fare la spesa, quindi, in teoria, io potrei uscire tutti i giorni a fare la spesa, ma non lo devo fare, quindi la prima regola – mi spiace dire una una frase che si dice spesso - è quella del buonsenso. Noi combatteremo e sconfiggeremo questa epidemia se prenderemo coscienza di come va combattuta e sconfitta. Qui non è questione di quando riapriamo o quando non riapriamo. È questione di essere capaci”. Sala, siamo molto lontani dal dire che questi dati sono sotto controllo e anzi molta apprensione, Helga – ce lo siamo detti prima - anche sulla città di Milano. I dati di Milano non sono affatto confortanti. Il virus a Milano è arrivato dopo ed è in giro, quindi i contagi che abbiamo ogni giorno, che sono soltanto sulla città ben oltre i 100, e sono tra l'altro, Helga, lo stesso numero addirittura di tutta un'intera provincia come Bergamo, come Brescia, che abbiamo sempre visto nelle ultime settimane averci preoccupato non poco anche per i risultati che sono arrivati. Sala, intanto la ringrazio per i dati, rinnovando l'appello a tutti quanti che, anche se è veramente un tempo stupendo, bellissimo, avremmo tutti voglia di andare un po' in giro, non si può fare. Non si deve fare perché muoiono i nostri genitori, i nostri nonni. Rischiano, rischiamo noi anzitutto perché le terapie intensive, Helga, l'ultima cosa che ti dico, lo sappiamo, lo stiamo dicendo da settimane, in terapia intensiva non ci stanno soltanto gli anziani e non muoiono soltanto le persone che hanno patologie, quindi direi che forse è il caso di rinnovare l'appello, Sala, e chiudiamo. “Assolutamente. Rimaniamo in casa. Sappiamo che è difficile, sappiamo che è complicato, sappiamo che ci sono queste giornate di sole che spingono a uscire, ma assolutamente più rispettiamo oggi questa regola principale e prima torneremo alla normalità, o comunque prima potremmo riacquistare la libertà che abbiamo perso a causa di questa epidemia”.

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