Autobus e metropolitana ad orario ridotto, vagoni e vetture vuote ed ora un'ulteriore stretta anche sui tassisti in circolazione, voluta dalla regione Lazio. Chi è a Roma, per giustificati motivi e deve dunque ancora servirsi dei mezzi pubblici dovrà districarsi tra orari limitati, viaggiano solo fino alle 21, e corse ancor più ridotte, e gli allarmi che parlano di troppe persone ancora in giro nella capitale si riferiscono, probabilmente, a chi per muoversi, prende l'auto perché le fermate, spesso deserte, sono il segnale di pochissimi utenti. Con il 90% di passeggiari in meno, il trasporto pubblico romano, inizia, inoltre, a dare segni allarmanti di sofferenza. Sì, è una situazione molto complicata perché, chiaramente, si somma già ad una situazione di concordato fallimentare perché l’ATAC, purtroppo navigava in bruttissime acque. I timori diffusi sono dunque relativi soprattutto a bilanci già approvati e sulla ricaduta, che questo stop prolungato, potrà avere a livello occupazionale, ma anche sulle tariffe. Allora, noi siamo convinti che questa deve essere assolutamente una situazione di emergenza e quindi va trattata con il divieto assoluto di licenziamenti, così come ha previsto il Governo. Quindi non prevediamo, a nostro avviso, la possibilità di tagli. Incontriamo Alessandro con il suo taxi di fronte ad una deserta Stazione Piramide nel cuore della capitale, anche il suo è un comparto in grande difficoltà, anche se il servizio resta garantito, ma ad orari e vetture ridotte. Anche noi, da parte nostra, purtroppo in questo periodo non portiamo la giornata a casa. Gli incassi sono veramente ridotti all'osso. Possiamo dire benissimo che stiamo portando incassi al 20% rispetto alla giornata normale.