"Rientro in zona arancione, come l'avete accolta, cosa cambia" "Allora, per noi la zona arancione non cambia assolutamente nulla dalla zona rossa e non possiamo assolutamente andare avanti così, necessitiamo veramente di aprire". Di questi tempi ogni libertà in più è una piccola conquista ma in Veneto il passaggio dalla zona rossa a quella arancione è stato accolto da una sostanziale indifferenza generale. Semideserte le vie del centro storico cittadino a Treviso, terra del Governatore Luca Zaia, nonostante la riapertura dei negozi e la possibilità di spostarsi all'interno del comune, senza autocertificazione. Nella sostanza cambia poco, le restrizioni principali restano, soprattutto per bar e ristoranti. "Speriamo che almeno si riesce a respirare un pochino, che la gente almeno si muove, i negozi un po' aperti, che porti un po' di sole a qualcuno, non è che cambi il succo, non cambia fondamentalmente" "Si torna in zona arancione, cosa cambia?" "Allora, per i baristi e ristoranti assolutamente niente, noi rimaniamo come in zona rossa, solo asporto e basta". Non resta che attendere, dicono i veneti, attendere il caldo e soprattutto gli effetti della campagna vaccinale in corso. "L'obiettivo nostro è quello di non tornare più indietro ma continuare ad andare avanti verso quella normalità sociale ed economica che, vista le condizioni sia del'RT che la pressione ospedaliera, possiamo tranquillamente puntare".