Un milione di euro al giorno a partire dallo scorso 14 luglio. Tanto deve pagare la Polonia alla commissione UE per non aver modificato l'assetto della propria Alta Corte di Giustizia. Di fatto la Polonia inizia a pagare cara la riforma della giustizia nella quale era stata istituita una sezione disciplinare per i giudici, creando un sistema che non garantiva l'indipendenza della magistratura da chi governa. Secondo la Commissione Europea, il Governo polacco ha di fatto messo i giudici in condizioni di essere puniti se non graditi a chi detiene il potere. Per questo si era rivolta alla Corte di Giustizia Europea che, in attesa di una sentenza definitiva, ha intanto chiesto a Varsavia di adottare alcune modifiche temporanee al suo ordinamento. Il Governo polacco però si è rifiutato, non ha adottato le misure di modifica temporanea ed ha mantenuto intatta la discussa sezione disciplinare. Di qui la sentenza, che adesso lo condanna ad una multa salatissima destinata a salire ogni giorno di un milione. Tra l'altro lo stesso premier polacco, pochi giorni fa, aveva promesso di abolire quella sezione disciplinare, non perché lo chiedeva Bruxelles ma "perché non aveva dato i risultati sperati" aveva detto. Lo aveva già detto in realtà ad agosto ma nulla per ora è cambiato. Adesso si vedrà se la sentenza europea convincerà Varsavia o aumenterà la temperatura dello scontro.