Un tampone rapido fatto in autonomia. In Emilia Romagna da mercoledì basterà in caso di positività per l'inizio immediato della quarantena. Allo stesso modo si potrà terminare l'isolamento dopo 7 giorni con esito negativo e in assenza di sintomi. L'interessato dovrà caricare i risultati del test nel Fascicolo Sanitario Elettronico. Per ora si tratta di una sperimentazione della Regione, in accordo con il Ministero della Salute, e riguarderà solo chi ha completato il ciclo vaccinale con la terza dose booster. "Si rivolge ad una popolazione alla quale non è nemmeno chiesto di fare la quarantena nel caso in cui siano essi stessi contatti di casi positivi e sulla quale si sta dibattendo, ci dirà poi il Governo cosa ne pensa, anche di accorciare il periodo di isolamento a 5 giorni. Noi avevamo proposto come Regione che al termine dei 7 giorni potessero essere liberi senza necessità di tampone". Semplificare il tracciamento, ridurre la burocrazia e alleggerire il carico di lavoro per la Sanità pubblica gli obiettivi della sperimentazione. "Il cittadino non dovrà più girare tra drive-through, conferme, molecolari o farmacie". Il self-testing è possibile solo con i tamponi autorizzati, venduti nelle farmacie e negli esercizi commerciali. Sul sito della Regione Emilia-Romagna un'animazione spiega la procedura. Controlli a campione durante la sperimentazione verificheranno la coincidenza del risultato del test rapido con quello molecolare. "C'è qualche timore relativo all'attendibilità di questi tamponi rapidi?" "Noi ci rivolgiamo a quelle persone che sono contatti. Sicuramente il test antigenico è un buon compromesso in questo senso, perchè è chiaro che può non identificare soggetti con cariche virali basse, ne siamo perfettamente consapevoli, ma serve a identificare i soggetti che hanno una carica virale abbastanza alta da essere potenzialmente infettanti. Quindi, con questo contribuiamo a ridurre la circolazione virale, almeno lo speriamo. È una sperimentazione, poi vedremo".