Insulti, intimidazioni, minacce, aggressioni, irruzioni nelle redazioni. L'intolleranza dei No Green Pass contro i giornalisti dilaga e diventa sempre più violenta. L'ultimo ad essere preso a cazzotti un videomaker di Repubblica, davanti al Ministero dell'Istruzione, a Roma. Lui è finito in ospedale, in questura l'aggressore, un collaboratore scolastico di 57 anni. Sabato scorso è toccato anche a una giornalista di Rai News. Prima di loro un collega di Fanpage: a Firenze, durante una manifestazione, è stato minacciato, insultato e la sua telecamera rotta. La nostra Gaia Bozza è stata vittima dell'odio sociale a Napoli lo scorso primo agosto. Azioni inaccettabili che preoccupano. Anche l'infettivologo Bassetti è stato aggredito a Genova da un No Vax, sotto casa, domenica. Solidarietà e condanne si amplificano e si mobilitano le associazioni di stampa. Dura la condanna anche del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese che nei prossimi giorni riunirà il Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni. L'Osservatorio di Ossigeno per l'informazione propone di introdurre il reato di ostacolo all'informazione. La libertà di stampa è tutelata dalla nostra Costituzione. Un diritto e anche un dovere quello di fare cronaca che va garantito e difeso.