"Approfittiamo di questa iniziativa che mi sembra meritevole". "Aspettiamo". All'appello delle Istituzioni rispondono in tanti e nell'hub più grande della Sicilia, nel primo giorno di apertura serale del 2022 arrivano centinaia di persone. "Quanti anni, le posso chiedere?" "67". "56". "62". È dedicato a loro, agli ultracinquantenni per cui l'8 gennaio il vaccino è diventato obbligatorio, questo open day avviato in modalità serale, a Palermo come anche a Catania e Messina. "Approfittiamo e diamo sempre esempio ai no-vax". Se durante il giorno l'ingresso senza prenotazione è riservato agli studenti che in virtù di un'ordinanza regionale non sono ancora tornati sui banchi, dalle 20 a mezzanotte accedono solo tutti quelli over 50 che non possono assentarsi dal lavoro durante il giorno e che approfittano di questa opportunità, in molti casi per completare il ciclo di vaccinazione. "Che dose?" "Terza". "Anche lei?" "Sì sì, la terza". "La terza dose". "La terza dose dobbiamo fare". Ma il contagio corre veloce dopo le feste di Natale: nelle ultime 24 ore 13.200 nuovi casi, 34 vittime e 83 nuovi ricoveri. Numeri e parametri che, considerata anche l'incidenza settimanale dei casi, potrebbero far tornare la Sicilia in zona arancione già lunedì. "Si conferma la media del 82% di non vaccinati ricoverati in ospedale. È una semplice considerazione: cioè, senza queste persone noi avremmo gli ospedali praticamente vuoti. Noi non possiamo continuare ad avere l'80% delle persone non vaccinate che ci occupano ospedali e terapie intensive. E io credo che le persone comincino a capirlo. Stiamo vaccinando le fasce più resistenti. Se non ci fosse stato il vaccino che ha fatto rimbalzare il virus tra i vaccinati, dando alcune volte una positività senza nessuna sintomatologia, sarebbe stata una strage".