"Noi vogliamo fare una sola cosa: curare, l'unico appello fateci fare questo." "Non riusciamo più, non abbiamo più il tempo materiale, ma non riusciamo a soddisfare le esigenze di tutti i pazienti." A due anni dall'inizio della pandemia ci troviamo con tanti contagi, anche se meno casi gravi grazie anche ai vaccini, ma il sistema sanitario è sotto pressione e medici di famiglia sotto assedio. "I positivi sono tanti, per quanto mi riguarda ne ho più di 90, per cui non è facile fare il tracciamento, svolgere tutto il lavoro di burocrazia che c'è stato scagliato addosso. Lunedì ho finito lo studio alle 10 di sera, dovevo andare da un paziente oncologico che era stato dimesso, sono andata all'indomani. L'ho dovuto ricoverare per addome acuto, non è giusto questo." Questo in una situazione già critica per il blocco delle prestazioni ambulatoriali e ricoveri non urgenti in Campania per l'emergenza Covid. "Questo significa mancata prevenzione, significa che ogni paziente, che oggi ritarda una visita per un qualsiasi motivo, viene rimandato di un appuntamento non fa prevenzione, ce lo ritroviamo morto o in acuto grave domani." , "Dovevo fare una visita, dopo un anno di prenotazione dall'endocrinologo, sono andata al Policlinico mi hanno mandato indietro perché hanno detto che facevo solo le urgenze.", "Mia mamma è andata al pronto soccorso per un infezione e hanno prenotato la visita maxillo- facciale, poi stata rimandata perché c'è il blocco quindi non l'ha potuta più fare e adesso dobbiamo provvedere privatamente." ,"C'è un mio paziente oncologico lo hanno chiamato per rimandare un esame fondamentale per lui, a data da destinarsi." Questo è l'allarme dei professionisti che si sono riuniti nell'associazione Medici Senza Carriere una denuncia sostenuta anche dal presidente dell'Ordine, Bruno Zuccarelli.