I tanti volti nuovi della crisi li troviamo a viale Toscana. Qui siamo a pane quotidiano, un'associazione di volontariato laica che distribuisce vedete ogni giorno una media di 1400 pasti a persone in difficoltà tutte le mattine si distribuiscono adesso sacchetti, sacchetti già confezionati, perché dopo il covid naturalmente gli ospiti che vengono qui la mattina non possono servirsi da soli, e invece vengono preparati già dentro dai 180 volontari che gravitano intorno a questa Onlus. Monica viene qui da quando è in cassa integrazione, l' hotel dove lavorava è chiuso da febbraio, sola da 10 anni con due figli a carico, no ha alternative, anche la sua cassa integrazione non arriva da due mesi. Non mi sento né male né bene, mi sento, mi sembra di vivere un sogno. Spero di svegliarmi perché non è possibile una cosa del genere, io vengo tutti i giorni perché devo mettere in tavola da mangiare, noi siamo arrivati a mangiare riso bollito per una settimana, dopo mi è venuto in mente che c'era pane quotidiano. Non vivi più, se guardi troppo avanti non vedi il futuro in questo momento, alla giornata, ho imparato questo anche perché adesso mi trovo in un'età che sono giovane per la pensione e sono vecchia per lavorare e non so neanche con il mio studio dove posso andare, più di quello non potrò fare, sono in trappola, in questo momento sono nelle loro mani.