Non c'è l'obbligo, ma la raccomandazione sì. Il nuovo protocollo per le misure anti-Covid sui luoghi di lavoro privato sulle mascherine, lascia ampio spazio alle singole aziende, demandando di fatto a loro, la decisione. FFP2 raccomandata in particolari condizioni, per esempio nel caso dei lavoratori fragili. Le mascherine vengono ancora definite un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori, nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più persone o aperti al pubblico o dove comunque, non sia possibile il distanziamento interpersonale di 1 metro, per le specificità delle attività lavorative. È previsto che il datore di lavoro assicuri la disponibilità delle mascherine, oltre alla sanificazione degli spazi e la misurazione della temperatura all'ingresso che non deve superare i 37 gradi e mezzo. Misure che resteranno in vigore fino alla fine di ottobre prossimo. Nessun cambiamento invece, nella pubblica amministrazione. Per quanto riguarda invece lo smart working, il ministro Andrea Orlando ritiene che non sarà usato come nei mesi del lockdown, ma comunque più di prima. Il protocollo aggiornato si inserisce in un contesto molto cambiato rispetto a qualche settimana fa, e che non interessa solo l'Italia, tanto che l'OMS si aspetta alti livelli di Covid-19 quest'estate in Europa e ha chiesto un attento monitoraggio del virus dopo che i casi giornalieri sono triplicati nell'ultimo mese. Del resto, in Italia per esempio, i casi sono in aumento, secondo l'ISS nessuna regione è classificata a rischio basso. Una crescita che comunque si riflette anche sul fronte ospedaliero. Sul fronte vaccini poi, Biontech e Pfizer, avvieranno nella seconda metà dell'anno, sperimentazioni su un nuovo vaccino contro le nuove varianti.