In attesa dell'annuncio ufficiale del governo in merito alle fasce di destinazione delle varie regioni, nel Veneto del governatore Luca Zaia, regna l'incertezza. La regione è in bilico tra la zona gialla e la zona arancione, ma non sarebbe esclusa una divisione del territorio in diverse fasce a seconda dell'indice di contagio. Lo sapremo nelle prossime ore, assicura il Presidente del Veneto, nel corso del consueto punto stampa, consapevole dell'importanza della decisione per le sorti di molte attività. In caso di livello arancione scatterebbe infatti la chiusura di bar e ristoranti e i blocchi alla mobilità anche tra comuni. Nelle ultime 24 ore 2400 nuovi positivi, 20 vittime, 7 nuovi ricoverati nelle terapie intensive, che in totale salgono a 155. I pazienti hanno tutti un letto, ma negli ospedali veneti la pressione aumenta. La professione la si sente, andiamo ovviamente in maniera importante a ridurre le attività ospedaliere nei covid center, l'attività ordinaria nei covid center, salvaguardando ovviamente, finché possiamo i punti nascita. Poi l'annuncio inaspettato, tamponi per i cittadini eseguiti anche dai veterinari, un progetto allo studio della regione per aumentare il numero di test effettuati ogni giorno e il nuovo, l'ennesimo appello ai cittadini, alla responsabilità e al rispetto delle regole, prima fra tutte l'utilizzo delle mascherine. Continuare a fare gli appelli che farò in maniera anche alla nausea rispetto al fatto che i cittadini utilizzino la mascherina ovunque.