Poco più di un mese fa qui a Viggiù, paese di 5000 anime in provincia di Varese, proprio al confine con la Svizzera, era stata istituita una zona rossa localizzata, diversamente da quasi tutto il territorio lombardo, collocato invece in altre fasce cromatiche. Troppi contagi da queste parti con l'aggravante delle varianti. Poi nel giro di pochi giorni la svolta con l'avvio di una campagna di vaccinazione di massa per tutta la popolazione, dagli over 80 ai diciottenni. "La campagna vaccinale a Viggiù, direi che è andata ottimamente e c'è stata una risposta, diciamo, di tutta la popolazione che è stata convocata. Noi li abbiamo chiamati con SMS e con mail e abbiamo raggiunto il 100% di adesione, quindi direi che l'immunità di gregge è stata ampiamente raggiunta". Un risultato che potrebbe portare Viggiù a essere il primo paese covid free d'Italia "Effettivamente c'è stato un crollo evidentissimo dei contagi e soprattutto dell'aggressività della malattia, per cui non sono state più necessarie ospedalizzazioni, non ci sono più stati i casi gravi, quasi tutti erano asintomatici". Un crollo dei contagi, che pur nel rispetto delle restrizioni, ha portato la popolazione viggiutese a vivere con maggiore serenità questi primi giorni di primavera. "Basta stare in casa, dico per piacere, con la mascherina sì, ma almeno fuori". "Tutti contenti che finalmente è arrivato e ci siamo tolti questo pensiero" Un pensiero che ancora invece affligge la maggior parte dei lombardi. Viggiù, in questo scenario, rappresenta il primo barlume di luce, dopo mesi di buio.