Un interferometro e un radar doppler portati a quota 3000 metri dagli elicotteri, strumenti in grado di segnalare il minimo movimento del ghiacciaio e consentire ai soccorritori di mettersi in salvo in caso di pericolo Nelle prossime ore le ricerche dei 5 dispersi, tutti italiani, saranno nuovamente affidate ai droni ma per giovedì i tecnici del soccorso alpino hanno studiato un piano per portare nella parte bassa della frana squadre di terra e unità cinofile nonostante il rischio di nuovi crolli dovuti all'instabilità del ghiacciaio. "Organizzeremo via terra nella parte più sicura della slavina nella parte più bassa, per cui nella parte più bassa organizzeremo una attività di ricerca a vista." Negli ultimi sorvoli i droni hanno individuato indumenti e tracce organiche ma per poter eseguire delle ricerche più approfondite non sono sufficienti. "Lì i droni fanno anche fatica ad arrivare, abbiamo fatto un sorvolo però non hanno dato nessuna indicazione, riteniamo che là si possa andare visivamente a fare un accertamento con squadre di terra scelte ma la squadra è una, la squadra composta da esperti." Dalle ore successive al distacco del ghiacciaio per il massiccio della Marmolada è stata disposta la chiusura totale, il comune di Canazei ha proposto per sabato prossimo una giornata di lutto cittadino. "Si tratta di un evento eccezionale se non unico e questo lo testimoniano anche molti esperti che conoscono la materia, c'erano anche tante delle guide alpine sul sul fronte e quindi persone ben a conoscenza della situazione.".