Adesso sarà la Guardia di Finanza ad accertare se dietro quei 300 certificati medici ci sia qualcosa di anomalo o meno. I finanzieri con indosso mascherine e guanti, sono entrati nell'ospedale di Crotone e hanno sequestrato tutto il materiale necessario per far luce su una vicenda che ha suscitato indignazione, critiche e polemiche. Nelle settimane in cui medici e infermieri sono in prima fila contro il coronavirus, all'Asp di Crotone, fioccano i certificati. Metà delle defezioni riguarda il personale Sanitario, oltre 150 tra medici e infermieri. “Abbiamo voluto dare un segnale forte, i controlli proseguono anche in questa situazione di emergenza”. Il commento del Procuratore capo Giuseppe Capoccia. Il Ministero della Salute, invece, come chiarito dal viceministro Sileri, attende la relazione del Commissario della sanità calabrese, prima di avviare eventuali azioni. Un fatto è certo, alla dirigenza dell'ospedale è saltato subito all'occhio un dato: l'aumento esponenziale dei certificati di malattia del personale sanitario, passati dai 15 in media agli oltre 150 di questi giorni. Ed era stato il Direttore generale dell'ospedale, dai microfoni di Sky Tg24, a chiedere un intervento immediato su una situazione definita anomala e indegna. È una cosa indegna, proprio, è una cosa che e proprio non si può guardare questa cosa, bisogna denunciare, bisogna intervenire, in tutti i modi possibili. Non possiamo tollerare che ci sia qualcuno che sta a casa a guardare la televisione. A me questa cosa non sta bene, perché sto vedendo lo sforzo terribile che stanno facendo tutti i lavoratori che sono in servizio. Ora l'avvio di un'inchiesta per stanare prima di tutto i furbetti, ma anche a tutela di quei dipendenti che, legittimamente, hanno necessità di stare a casa perché in quarantena, o con pregressi stati di malessere.