Il prossimo anno scolastico sarà transitorio, una prima fase di applicazione del decreto che prevede due step. Entro il 10 settembre prossimo le famiglie dovranno presentare i libretti vaccinali adeguati all’età dei figli per le iscrizioni ai nidi e alle scuole materne pubbliche e private italiane. Un’autocertificazione può bastare, così come la prenotazione all’Asl della richiesta di vaccinazione. Entro il 10 marzo 2018 bisognerà però presentare il libretto in regola. A regime, ogni anno per le iscrizioni la data per presentare il libretto sarà il 10 luglio. Esonerati i soggetti immunizzati che hanno già contratto la malattia, laddove venga certificato dal medico di base e i particolari casi di salute documentati. Saranno i dirigenti scolastici a vigilare, con le segreterie, e a segnalare alle autorità competenti il nominativo dei bambini non vaccinati. Resta l’obbligo dalle elementari ai primi due anni di superiori, da sei a sedici anni. In assenza di vaccini, i bambini potranno comunque frequentare la scuola ma partirà una segnalazione all’Asl e, a fronte di un libretto che resta non in regola, sono previste multe fino a 7.500 euro. Per effettuare le dodici vaccinazioni basteranno quattro punture e il decreto fa riferimento al Piano nazionale vaccini che stabilisce gli anni di nascita di riferimento. L’esavalente sarà obbligatoria per tutti ma con il numero di dosi adeguato all’età, così come morbillo, parotite e rosolia e quello contro il meningococco C. Obbligatorio, invece, solo per i nati nel 2016 quello contro la varicella, per i piccoli del 2017 quello contro il meningococco B.