Lungo il sentiero che porta al ghiacciaio del Lys, le guide del posto raccontano di come solo pochi anni fa la neve in questa stagione, in diversi punti, copriva già l’erba. Il corteo sale per celebrare il funerale del ghiacciaio, uno dei più alti delle Alpi, 4248 metri nella catena del Monte Rosa. Un momento simbolico per riflettere su quanto il ghiaccio si sia ritirato. Legambiente ha portato quassù un grande gruppo, professori, tecnici, musicisti e scrittori e persone che qui hanno passato la vita e mettono a disposizione la loro suggestiva memoria storica. Quando 27 anni fa è nata mia figlia, venivamo a fare le gite, ovviamente, perché questo è un classico, le sorgenti de Lys e il ghiacciaio arrivava praticamente dove adesso c'è l'intersezione tra il lago grosso e il lago piccolo e noi ci mettevamo lì e c’era la calotta glaciale ancora gigantesca e cadeva l'acqua, cadevano le pietre era molto divertente per i bambini vedere queste scene. Storie rafforzate da approfonditi studi e cifre preoccupanti. A seconda del comportamento che avremo nei prossimi anni, quindi dal tasso di emissioni di gas serra che avremo nei prossimi anni, si delineano svariati scenari. In quello peggiore possiamo attenderci una riduzione della metà del volume di questo ghiacciaio entro 50 anni. Un funerale e una visione unica, la triste consapevolezza di una situazione irreversibile.