Il protocollo da rispettare è rigidissimo: distanziamento nella hall, misurazione della temperatura, guanti, mascherine, salviette e gel a disposizione degli ospiti. L'hotel gamma di Milano ha deciso di riaprire le sue porte. Oggi di 58 stanze ne sono occupate 19. Si tratta del personale viaggiante delle Ferrovie della vicina stazione di Lambrate. Si tratta però di un tentativo, ci spiega il direttore. Noi abbiamo altri alberghi della stessa proprietà. Allora abbiamo deciso di aprirne almeno uno per verificare e vedere quali sono, se ci sono, le prerogative eventualmente per rimanere aperti. Però non vi nascondo le enormi difficoltà. Innanzitutto per quanto riguarda le spese che abbiamo dovuto sostenere per mettere in atto tutto un protocollo di sicurezza e di sanità nei confronti del cliente prima e del nostro personale anche. Insomma, quindi questo diciamo che è stato molto difficoltoso. Poi abbiamo constatato che di prenotazioni ne arrivano poche. Il profumo del caffè e quello del disinfettante, gli spazi comuni sono chiusi, compreso il ristorante, previsto solo il servizio in camera. Tutto il personale ha guanti e mascherina e c'è una saletta all'ingresso dove accogliere in sicurezza un'eventuale cliente con febbre o sintomi simil covid in attesa dell'arrivo del personale sanitario. Non solo le stanze, ma anche le pulsantiere, i corrimano, gli ascensori, le scale, le sanificazioni sono continue. Il personale è più numeroso della clientela. Un'altra storia quella dell' hotel Four Point Sheraton, che al momento resta chiuso, la clientela non c'è, non arriverà, ci spiega il proprietario Maurizio Naro, che è anche presidente di Federalberghi di Milano. Richiamare in servizio 60 persone sperando che arrivi qualcuno da Bergamo, Brescia, Como è inutile per me in questo momento riaprire. Sarei soltanto un pazzo perché metterei costi ulteriori a una situazione già molto difficile. A Milano sono pochissimi gli alberghi che hanno deciso di riaprire per l'estate. Le prime prenotazioni sono per settembre prossimo. Intanto le strutture restano così: vuote e silenziose.