Annamaria aspettava un figlio, un maschio. Era incinta da 3 mesi. Lo ha confermato l'autopsia eseguita sul corpo della trentenne uccisa, come ha rivelato l'esame, da 10 coltellate. Non ha avuto scampo di fronte alla furia omicida dell'uomo di cui si era innamorata e da cui aspettava un figlio. Antonino Borgia, imprenditore cinquantunenne di Partinico, resta in carcere con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Il Gip ha confermato la custodia cautelare. Ad incastrarlo erano state le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza che avevano ripreso all'alba di venerdì le fasi della violenta lite, la fuga di lei. l'aggressione. Il proprietario della villa aveva avvertito i carabinieri e alcune segnalazioni di altri testimoni avevano permesso di risalire al furgone di Borgia. Rintracciato in serata, dopo ore di interrogatorio l'uomo aveva confessato il delitto, ricostruito l'accaduto e portato i Carabinieri nel luogo in cui aveva gettato il corpo. Annamaria, figlia adottiva di una famiglia di Giardinello, a pochi chilometri dal luogo in cui ha trovato la morte, lascia un altro figlio di 11 anni. avuto da una precedente relazione. È la 95° vittima di femminicidio in Italia dall'inizio dell'anno. Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne anche per lei, a Palermo, come a Messina, hanno sfilato in corteo le donne e gli uomini di “Non una di meno”.