Sono passati quasi tre mesi dalla frana di Casamicciola che ha distrutto 12 vite e stravolto il quotidiano di tante persone. Centinaia di sfollati ogni volta che c'è un allerta meteo e persone che in casa, forse, non potranno rientrare più. Queste immagini sono state girate dall'elicottero con cui la SMA, l'azienda regionale che il Commissario all'emergenza Legnini ha incaricato della messa in sicurezza, porta gli operai nell'epicentro del disastro perché inizino a effettuare gli interventi più urgenti. Mostrano come si presenta oggi la zona. Quelli che vedete sono enormi massi ancora in bilico. "Stiamo intervenendo con personale specializzato i rocciatori che stanno effettuando un disgaggio che in effetti consiste nel far scendere in maniera controllata sia i massi che il terreno che si trova appunto in situazioni di pericolo, per evitare appunto che ci siano cadute di materiale che può provocare ulteriori danni interviene questo personale che lo fa in maniera controllata". Altro nodo da sciogliere sono gli alvei. Nelle vicinanze del celario epicentro del disastro ce n'è uno, le condizioni degli alvei sono la spia della mancata manutenzione del territorio nei decenni e sono pieni di detriti e fango. Se tenuti in buone condizioni, contribuiscono a far defluire l'acqua in maniera ordinata. Fango e detriti saranno spostati temporaneamente in siti individuati sull'isola se non dovessero bastare saranno portati altrove. Solo nella zona del Celario dove è iniziato tutto, sono da rimuovere almeno 13000 metri cubi di fango mentre negli altri alvei la stima dei metri cubi da rimuovere sale a 80000.