È successo tutto in pochi minuti. "Mamma mia". 70 millimetri di pioggia in meno di un'ora, e un fiume di fango e detriti ha travolto nella frazione Talanico di San Felice a Cancello una donna di 74 anni e il figlio di 42 che saliti per raccogliere le nocciole hanno provato a scappare a bordo di un Ape. Il fango ha continuato la sua corsa fino al centro del Comune del casertano, è entrato nei garage, nelle case, nei negozi. "L'acqua arrivava fino a 2 metri, qua. Dietro erano più di 10 metri dove c'è il vallone. Quindi ognuno di noi ha temuto il peggio, sia per i nostri figli che per le nostre abitazioni, per i beni materiali". Rifiuti, pietre, tronchi, vegetazione selvaggia, ancora una volta con gli stessi alvei che dovrebbero essere il canale naturale per fare scorrere l'acqua sono una discarica a cielo aperto che quando esonda provoca questi danni. "Da tempo chiedevo di pulire quest'alveo e nessuno mai, la Regione e il Genio Civile hanno fatto sempre scarica barile e io avevo previsto il 17 agosto che succedeva questo. Praticamente siamo rovinati. E non è finita qua". "Abbiamo fatto da un anno 5 o 6 segnalazioni agli organi competenti, però non ho avuto mai nessuna risposta". Nonostante l'esperienza, nonostante le segnalazioni ancora una volta e nell'alveo che si cercano i due dispersi. "Abbiamo disposto una pulizia straordinaria delle fogne perché sono intasate da residui, da fango, quindi, ci sarà questa attività che l'amministrazione comunale deve realizzare e che sarà un'attività finanziata dalla Protezione Civile".