Io mi rendo conto che moltissime categorie sociali ed economiche chiedono con insistenza la possibilità che vengano ripristinate una serie di attività e mi rendo conto che è difficile magari resistere alla pressione che ne consegue. Mi rendo anche conto che se tu consenti che la gente si concentri troppo, cioè se tu predisponi situazioni che permettono questo, e qui stiamo vedendo cose un po' contraddittorie con questo filmato: in alcune parti non era niente di che, in altre evidentemente la concentrazione di persone era maggiore. Poi non abbiamo sott'occhio quello che può essere accaduto al chiuso. Per quanto riguarda questa malattia ci sono le famose "tre C" da evitare: no agli spazi chiusi, soprattutto se con ventilazione insufficiente, gli spazi affollati e le situazioni di contatto stretto, ecco. Questi tre tipi di situazioni ovviamente vanno evitate come mi verrebbe da dire, come la peste. In realtà stiamo parlando in fondo di una peste, di una infezione che però in questo caso si trasmette per via aerea, addirittura, quindi, voglio dire, per evitare queste cose bisogna riuscire a programmare anche le riaperture di conseguenza. Se ti limiti a riaprire e non programmare, a non avere in mano la situazione dei trasporti pubblici, a non avere questo tipo di considerazioni così come problemi risolti o problemi in via di risoluzione, non vedo come ci si possa aspettare una ripresa, creando appunto le condizioni favorevoli perché la stessa si verifichi.