Il tuffo nel Mar Baltico di notte, una passeggiata in una foresta tra le renne, assistere allo spettacolo dell'aurora boreale, visitare il villaggio di Babbo Natale. Quello che sembra lo sport per un tour operator è la ricetta della felicità. È la Finlandia, ancora una volta, il paese più felice del mondo. Con i vicini scandinavi della Danimarca, Islanda e Svezia, tra i primi 10 dell'annuale World Happiness Report pubblicato nel giorno internazionale della felicità. Grazie, sì all PIL pro capite, al Welfare, all'aspettativa di vita, alla salute, all'istruzione gratuite ma anche all'equilibrio tra lavoro e vita privata, la fiducia nell'autorità e lo stretto legame con la natura. Per la prima volta, Stati Uniti e Germania non rientrano nella Top 20 dei paesi più felici e l'Italia non raggiunge nemmeno la 30esima posizione. Sempre più infelici, Libano Giordania, Afghanistan, all'ultimo posto nella lista dei 143 paesi esaminati. Sempre meno felici delle vecchie generazioni, anche i giovani che secondo i ricercatori soffrirebbero dell'equivalente di una crisi di mezza età. Ed è proprio il calo del benessere tra i giovani sotto i 30 anni ad avere fatto perdere posizione agli Stati Uniti, dove il malessere è più marcato che altrove. In un contesto di crescente preoccupazione per l'impatto delle disuguaglianze di reddito di alloggio e le paure della guerra e cambiamenti climatici, gli esperti puntano il dito contro l'uso dei social media e chiedono ai governi di regolamentarne l'uso per i bambini e i giovani.