In Italia, un bambino su tre è sovrappeso e sono allarmanti in particolare i dati che arrivano dalle regioni meridionali: come la Puglia, dove si sta lavorando soprattutto sulle scuole. La prevenzione dell'obesità infantile non può che partire da qui, dalla formazione dei docenti sulla sicurezza alimentare e nutrizionale, ma anche molto più concretamente, predisponendo menù completi dal punto di vista quantitativo e qualitativo. "Abbiamo introdotto moltissimi nuovi alimenti che vengono consumati solitamente poco dalle famiglie, e quindi anche dai bambini. Sostanzialmente poca carne, in particolare carne rossa; si introducono i legumi, si introducono le verdure che di fatto sono alimenti che non hanno un riscontro molto positivo nei bambini". Prevenzione che in realtà può partire anche prima. Il servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della ASL di Bari ha di recente avviato in alcuni comuni dell'hinterland la sperimentazione del progetto "Mamma mia" che mira a promuovere una sana alimentazione durante e dopo la gravidanza. "Nell'ambito dei percorsi nascita, il servizio di igiene alimenti e nutrizione interviene con delle proprie lezioni diciamo così, alle mamme, alle neomamme, o alle donne in gravidanza, ma è rivolta anche alle donne fertili per cui non si ha, come dire, dei target definiti, in cui poi si prende in carico dal punto di vista nutrizionale la donna sotto tutti gli aspetti". Anche dopo la nascita? "Anche dopo la nascita, perché il piano regionale di prevenzione parla dell'importanza dei mille giorni successivi alla nascita sia per quanto riguarda il bambino sia per quanto riguarda la gestione della mamma nell'ambito dell'allattamento e quant'altro".