I numeri sono ancora più alti di quanto emerso alla vigilia delle ispezioni condotte dai commissari del Ministero della Salute, accompagnati da funzionari della Regione negli ospedali di Trapani e Castelvetrano. Sono 206 i campioni istologici risultati positivi a patologie tumorali, sui 3300 in attesa di essere esaminati da mesi, e analizzati solo ora, dopo la task force messa in campo dalla Regione per azzerare i ritardi accumulati dall'ASP di Trapani. I pazienti che scoprono adesso di avere un tumore sono 46 tra quelli che si erano sottoposti all'esame nel 2024 e 160 per quanto riguarda i primi tre mesi del 2025, per alcuni comincia solo ora la corsa contro il tempo nella speranza di guarire, alcuni pazienti che avrebbero potuto sottoporsi alle giuste terapie se avessero avuto tempestivamente una corretta diagnosi, hanno intanto sviluppato tumori gravi e con metastasi. Come Maria Cristina Gallo l'insegnante di Mazzara, che ha atteso otto mesi per avere il suo referto e per prima ha raccontato la sua vicenda presentando una denuncia alla procura di Marsala. Altri pazienti sono invece deceduti in attesa di conoscere l'esito. È il caso dell'infermiere di Salemi, il cui referto è arrivato un mese dopo la sua morte, o del 68enne di Partinico, morto dopo essere stato operato ad Alcamo, i cui familiari hanno presentato un esposto alla Procura di Palermo. Ritardi che le ispezioni e le inchieste puntano a ricostruire, a partire dalla cattiva gestione da parte dei vertici sanitari, fino alla carenza di personale medico, per verificare anche nella catena di comunicazioni mancate o tardive, quali soggetti e a che livello siano coinvolti. .