Tra le pieghe dell'unanimità, raggiunta in Consiglio dei Ministri sulle nuove aperture, si nasconde la corsa che si vuole distinguere. Gli alfieri della prudenza, continuano a predicare lo stesso mantra. "Sono molto soddisfatto che l'evidenza scientifica che ci ha portato purtroppo, nei mesi passati, anche a misure dolorose, oggi ci metta nelle condizioni invece di disegnare un percorso di riapertura, fatto sempre con i piedi per terra, con prudenza, un passo alla volta. Ma è un percorso che segna la possibilità di aprire finalmente, una stagione diversa". Il Centro-Destra di Governo a trazione Leghista, già invoca un nuovo tagliando a breve, se nei prossimi giorni, la curva dei contagi dovesse migliorare, per dare il "la", ad altre ripartenze. Matteo Salvini è incontentabile e dopo essersi assegnato il merito delle "serrande alzate", rilancia: la Lega non molla e useremo i prossimi giorni per continuare a chiedere più coraggio nelle scelte, per provare ad anticipare le riaperture. Forza Italia mette nel mirino il coprifuoco, che tra qualche ora slitterà alle 23 e scomparirà, definitivamente, il 21 giugno. " Siamo soddisfatti delle riaperture, della linea adottata dal Governo, però chiediamo che, alla fine del mese, ci sia una verifica della situazione, perché i dati che noi abbiamo elaborato, ci dimostrano che si può anticipare la chiusura della stagione del coprifuoco". Intanto torna a farsi sentire l'ex Premier, Giuseppe Conte, che si scaglia contro Salvini: allestire improvvisate raccolte firme o soffiare sul fuoco del disagio del paese, non serve. Sottolinea, ricordando la petizione lanciata suo tempo, del Capo del Carroccio, per eliminare il coprifuoco. Dall'opposizione, Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana, spera che le riaperture siano irreversibili, la vera novità, è che sono passati tre mesi e mezzo, con i vaccini in più e i vaccini si stanno facendo come era giusto e doveroso, anche se non quanti necessari, a causa degli inaccettabili e continui ritardi, delle multinazionali del farmaco.