Una grande raffineria e un pub: 1000 abitanti, due case di riposo e nessun caso di coronavirus. Ferrera Erbognone, paesino tra le risaie del Pavese, è un caso da studiare, in attesa di approvazione da parte delle istituzioni regionali. Il sangue dei cittadini potrebbe essere utile per affinare una ricerca sugli anticorpi, da parte dell'Istituto Mondino di Pavia. Essendo una popolazione prevalentemente anziana, quindi c'è una mobilità più contenuta e la maggior parte della nostra cittadinanza, nel momento in cui sono state emanate queste ordinanze restrittive sul movimento, ma anche sulle cautele da adottare, la cittadinanza si è assolutamente adeguata, nella grande maggioranza, in maniera corretta. L'Istituto era alla ricerca di una comunità poco promiscua da analizzare. Qui vivono gli operai della grande raffineria, molte persone lavorano nella vicina Pavia, i giovani dei paesi limitrofi frequentano il pub. Eppure di positivi non ne risultano; neppure nella casa di riposo, 28 persone, nessun contagiato. Quello che vede oggi è quello che c'è sempre; c'è un po' più di via-vai sulla casa di riposo che in questo momento non c'è, perché probabilmente sono blindati anche loro. Non penso che siamo diversi dagli abitanti di San Lazzaro, di Lomello o di Mede. Oddio, sarebbe bello se così fosse, però, diciamo, non esaltiamoci più di tanto. Io lavoro in ospedale, ho a che fare con un reparto Covid, potrei anche essere asintomatica, chi lo sa. Facendo il prelievo potevamo saperlo, certo. Un caso che fa riflettere, che l'Istituto di ricerca intende confrontare con un altro campione di popolazione che ha contratto il Covid, perché a contatto con famigliari positivi. Esame del sangue per tutti, iniziativa accolta positivamente dagli abitanti del paese. Sicuramente un'iniziativa lodevole, importante, soprattutto a livello di popolazione e di screening della stessa. Magari, a livello scientifico, scoprire il perché e il percome di questo genere di anomalia, tra virgolette, fosse anche un caso, però indagare lo trovo corretto.