A scatenare le proteste dei cittadini di Vitulano era stata la decisione di inviare nel piccolo Comune del Sannio, i 34 migranti fino a qualche giorno fa ha ospitati in un altro centro d’accoglienza nel Beneventano, chiuso per motivi igienico-sanitari dalla Prefettura. Dicendosi esasperato dal numero di stranieri trasferiti sul suo territorio, di fronte alla prospettiva di nuovi arrivi, il Sindaco ha disposto il blocco dell’unica strada che portava alla struttura prescelta, un agriturismo. Dopo le proteste di Sindaco e abitanti, la Prefettura ha subito deciso anche la chiusura di questo centro, dirottando i migranti altrove. Non è una questione di razzismo, precisa il primo cittadino: “È stata aperta questa nuova struttura che va a gravitare nella stessa area del centro SPRAR, quindi si è creata una sovrapposizione con ovvi problemi di integrazione e di pacifica convivenza, perché sono altre 60 persone in una stessa zona, dove gli abitanti sono addirittura inferiori a questi, il che ha creato qualche problema. Non vorrei che passasse l’idea che siamo un Comune razzista o che si oppone alla presenza dei migranti. Forse è stato l’unico Comune, almeno nel territorio del beneventano, che ha dedicato una festa al rifugiato, che li ha inseriti nella squadra di pallone, addirittura un rifugiato ha fatto parte del cast di un film che abbiamo girato a Vitulano a settembre, per cui noi con i rifugiati abbiamo instaurato un rapporto eccellente”.