Cresce di oltre una volta e mezza la superficie boschiva e non, devastata in Italia dagli incendi. Quasi 160.000 ettari di territorio. Come dire, perché forse è più chiaro, quasi 230.000 campi da calcio. Sono davvero preoccupanti i dati del nuovo report "Italia in fumo" realizzato da Legambiente e che anticipa i dati ecomafia 2022 e attraverso l'analisi dei dati satellitari dell'European Forest Fire Information System, il monitoraggio europeo degli incendi, fa il punto sul territorio andato in fumo nel 2021 e negli ultimi 14 anni. Un documento che arriva a pochi giorni da uno studio analogo dell'università Cattolica che descrive il nostro come il Paese con più incendi in europa. Se i ricercatori della Cattolica puntano la lente sulla siccità crescente che crea le basi per la desertificazione, Legambiente evidenzia accanto alla crisi climatica anche la natura dolosa e criminale di molti roghi. Emerge che sono in aumento anche i reati di questo tipo, +27,2% rispetto al 2020, e le persone denunciate, +19,2%, e preoccupa il contestuale calo degli arresti, appena 16, 2 in meno del 2020. I Comuni in cui qualcosa non ha funzionato nella prevenzione e nella lotta attiva agli incendi si trovano prevalentemente in 6 regioni: Sicilia Calabria, Campania, Sardegna, Lazio e Puglia. Grazie all'elaborazione dei dati di monitoraggio europeo Legambiente è in grado anche di calcolare il territorio incenerito in Italia dal 2008 al 2021 con quasi 5.300 incendi, parliamo di quasi 725.000 ettari. Un'area, per intenderci, grande quasi quanto l'intera regione Umbria.























