Due canadair e un elicottero hanno sorvolato l'isola per tutta la giornata di mercoledì, riempiendo in mare le cisterne d'acqua, sversandola sulle zone boschive in fiamme, lottando contro il tempo, mentre le fiamme minacciavano le zone abitate e con il forte vento di Scirocco ad alimentare l'incendio. Ci sono volute 24 ore per domare i roghi. Quando i mezzi aerei con il buio hanno dovuto fermarsi le operazioni di spegnimento sono andate avanti per la notte con decine di uomini delle squadre di terra arrivati da Lipari e Messina. E all'alba di nuovo i canadair si sono alzati in volo finché il pericolo non è rientrato. Diversi ettari di boschi e macchia mediterranea però sono andati bruciati e i Vigili del Fuoco, una volta spente le fiamme, insieme ai Carabinieri hanno cominciato a raccogliere le testimonianze tra gli abitanti. La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un'inchiesta. Sembra che sul set di un film le cui riprese sono in corso sull'isola da tre settimane sia stato simulato un rogo che poi è divampato davvero e si è esteso velocemente. Ma i fronti che hanno tenuto impegnati i Vigili del Fuoco in una giornata di caldo record per il mese di maggio sono stati tanti in tutta la Sicilia: a Messina, Agrigento, Palermo, in una vigilia d'estate che si teme rovente.