Commissariamento revocato in anticipo. La sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia ha revocato l'amministrazione giudiziaria disposta per Uber Italy lo scorso 29 maggio per caporalato sui raider nel servizio Uber Eats. Letta la relazione positiva degli amministratori giudiziari, i giudici non hanno avuto dubbi. Perfino il PM Paolo Storari, titolare di un'inchiesta che aveva scoperchiato il vaso di Pandora sul mondo delle consegne a domicilio, ha chiesto la revoca del provvedimento sulla base degli sforzi fatti dall'azienda per eliminare lo sfruttamento, per tutelare sicurezza e salute dei fattorini e per migliorare il loro trattamento economico che è decisamente cambiato in questi ultimi mesi. Gli aumenti medi dei compensi possono portare nel caso di oltre 250 consegne mensili a stipendi di oltre 1300 euro. Una proposta di mercato, scrivono i giudici, che ha decisamente abbandonato ogni logica di sfruttamento.