Ancora incidenti sul lavoro. È un giovane di 18 anni di origini albanesi, l'operaio caduto in un cavedio da un'altezza di circa 10 metri, in un palazzo in ristrutturazione in centro a Milano. Affidato alle cure dei sanitari, le sue condizioni sono gravi. Un incidente che segna la fine di una settimana che ha visto ancora morti sul lavoro. Solo pochi giorni fa, un operaio di 47 anni è rimasto schiacciato da una lastra meccanica, a Lograto, in provincia di Brescia, mentre stava lavorando all'interno di una ditta siderurgica. A Laglio, sul lago di Como, lo scorso 23 aprile un imprenditore edile di 38 anni è morto schiacciato da un piccolo escavatore. E ancora, ad Oppido Lucano, nel potentino, un operaio è morto cadendo dall'impalcatura nel cantiere di costruzione della chiesa nuova. Da Nord a Sud, è una scia che non si arresta. Tragedie evitabili per i sindacati che pongono l'accento sui problemi di sicurezza e sulla carenza di manutenzione all'interno delle aziende. E proprio per richiamare l'attenzione delle istituzioni, a Napoli, mercoledì scorso sono comparse a Piazza del Plebiscito 500 bare di cartone. Un'iniziativa del sindacato della UIL che, dopo Roma, ha portato anche nel capoluogo partenopeo la campagna "zero morti sul lavoro". Mentre il pensiero corre al 9 aprile, all'incidente alla centrale elettrica di Bargi di Suviana, dove sono morti 7 operai. Per recuperare i corpi delle vittime ci sono voluti 3 giorni e ora le indagini vanno avanti. 4 esperti sono stati nominati per accertare cause e dinamica di quanto accaduto, dalla Procura di Bologna, che procede per disastro, omicidio e lesioni colpose a carico di ignoti. L'incarico sarà conferito il 3 maggio.