Di cosa parliamo esattamente quando parliamo di lavoratori delle piattaforme digitali. Ecco, utilizzando per la prima volta dei criteri comuni con altri 17 paesi dell'Unione Europea l'Istat ha condotto un'indagine in questo senso. Nella definizione di lavoratori delle piattaforme digitali c'è dentro un Mare magnum che non è soltanto quello del mondo degli influencer che lo vediamo rappresenta il 10,5%, ma c'è dentro anche chi ed è il 10%, utilizza piattaforme come per esempio Airbnb per affittare stanze e case, c'è anche chi fa un servizio di taxi, il 5% ma c'è anche chi fa traduzioni per le pulizie in casa o per attività come l'idraulico e l'elettricista, ma la voce principale in Italia è questa qui il 35% vendita di beni e merci seguita da quelli che sono invece i famosi platform workers cioè chi lavora nella consegna di beni e di merci che è circa il 15%. Quanti sono i lavoratori delle piattaforme digitali in Italia? Nella fascia considerata dall'Istat che è quella dai 15 ai 64 anni di età sono poco più di mezzo milione sul totale di questa fascia di età al 36,7 milioni rappresentano l' 1,5%, quindi una quantità inferiore lo vediamo rispetto a quella della media Europea che è del 3%. Abbiamo passato poco fa un'altra grafica interessante da cui si vede che in Italia c'è su questo fronte, sul fronte dei lavoratori delle piattaforme digitali un discreto gender gap perché già gli uomini sono abbastanza di più delle donne. Ma andiamo avanti sempre per quanto riguarda l'Italia il dato più interessante uno dei dati più interessanti è sicuramente questo: ci dice che tra coloro che operano sulle piattaforme digitali il 47,9% quindi quasi la metà dichiara di ottenere come quantità di reddito dal lavoro attraverso queste piattaforme digitali meno di un quarto del proprio reddito complessivo quindi che significa? Significa che siamo di fronte a persone che utilizzano queste piattaforme come supporto alla propria attività e come forma di aiuto quindi come strumento in più per realizzare i propri obiettivi per raggiungere i propri clienti, per svolgere la propria attività. Sono quindi lavoratori diciamo autonomi o quantomeno autorganizzati. Molto diversa invece la situazione che viene rappresentata in questa grafica e qui sì che parliamo dei Riders propriamente detti, dei lavoratori cosiddetti parasubordinati. Perché chi non dichiara di essere autonomo nell'organizzazione del proprio lavoro alla domanda: Che cosa succede se rifiuti una offerta di lavoro che arriva dalla piattaforma risponde quasi nel 40% dei casi di rischiare il licenziamento o altre conseguenze. Dunque questi si sono quei lavoratori che si trovano in qualche modo ad avere la piattaforma come Capo, come datore di lavoro.