I numeri nel Lazio restano bassi. L'ultimo censimento parla di 19 nuovi casi di Covid, di cui 12 riconducibili all'estero. Ma è proprio questa sproporzione che preoccupa l'Assessore regionale alla salute, Alessio D'Amato. Il caso di qualche giorno fa di un bengalese rientrato in Italia e risultato positivo, ma che ciò nonostante ha girato tra Emilia Romagna, Marche e Lazio, è solamente l'episodio più eclatante. Lo stop a chi arriva nel nostro Paese con un volo diretto con scalo da uno dei 13 Paesi inseriti nell'elenco stilato dal Ministro della Salute Speranza giovedì scorso, funziona ma forse non del tutto. Perché, navigando o volando tra le maglie, succede che da Paesi come il Pakistan, che non rientra nella lista dei 13, si continui a partire. I controlli fatti in questi giorni all'aeroporto di Fiumicino hanno permesso però di scoprire che sul volo arrivato giovedì scorso da Doha c'erano 40 passeggeri pakistani di cui 5 positivi. La Regione così si dice pronta ad estendere il test anche a chi proviene dal Pakistan se ci saranno episodi simili. La situazione è sotto controllo, dice l'Assessore D'Amato, ma non bisogna abbassare la guardia. I numeri parlano di 8 contagi nella comunità bengalese che si sommano ai 115 dei giorni scorsi, due collegati ai voli dall'India, uno dall'Ungheria, e uno dall'Egitto A Roma nel corso della prima settimana di test drive-through dedicati ai cittadini del Bangladesh, sono stati fatti più di 4200 test. La regola uguale per tutti è che chi proviene da Paesi a rischio o è stato a diretto contatto con una persona positiva, debba mettersi in quarantena volontaria, ma troppo spesso questa regola è stata violata.