Legambiente, rapporto Ecomafie: 1 reato ogni 4 ore

11 dic 2020
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Dal ciclo dei rifiuti a quello del cemento, passando per l'agroalimentare, fino alle energie rinnovabili. Il business delle ecomafie, non conosce confini. Da Nord a Sud dell'Italia, un reato contro l'ambiente ogni 4 ore, 34000 reati ambientali accertati nel 2019 con un incremento di oltre il 23% rispetto al 2018 e anche quest'anno è la Campania a guidare la triste classifica delle regioni per il numero di reati ambientali con oltre 5000 reati, seguita da Puglia, Sicilia e Calabria. Dall'annuale fotografia scattata da Legambiente nell'ultimo rapporto sull'ecomafia, emerge che in queste quattro regioni si concentra il 44,4% degli illeciti ambientali accertati. Al primo posto tra le attività delle ecomafie il ciclo del cemento. Oltre 11000 i casi denunciati con +74,6% rispetto al 2018. Il rapporto conferma la piaga dell'abusivismo edilizio in Italia. Il 17,7% delle costruzioni sono abusive. Segue il ciclo dei rifiuti, con oltre 9000 casi accertati per un +10% rispetto al 2018. Anche nel settore agricolo si registra un aumento dei reati rispetto all'anno precedente con +54,9%. La Lombardia da sola con 88 ordinanze di custodia cautelare, colleziona più arresti per reati ambientali di Campania, Puglia, Calabria, Sicilia messe insieme, che si fermano a 86. Il business potenziale complessivo delle ecomafie è stimato in 19,9 miliardi di euro per il solo 2019. A spartirsi la torta sono organizzazioni criminali che contano sulla complicità e connivenza di imprenditori, funzionari e amministratori pubblici.

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