Oltre 250 ospiti, 8 date e 6 location dislocate tra Polignano a Mare e Vieste. Sono questi alcuni dei numeri che rendono il Festival del Libro Possibile, il più grande evento di piazza dell'estate italiana. Una 21esima edizione che, per il secondo anno di fila, raddoppia le sue date. Fino al 9 luglio, infatti, sarà Polignano a Mare, la città che ha dato i natali a Domenico Modugno, ad accogliere scrittori, giornalisti, cantanti ed esperti. E poi il palcoscenico del Libro Possibile si sposterà a Vieste, la perla del Gargano, il 21, il 22 e il 28 e 29 luglio. Tema di quest'anno è il futuro, o meglio "L'anno che Verrà", un omaggio a Lucio Dalla, a 10 anni dalla sua scomparsa. "L'anno che Verrà, ci aiuta ad avere salda la memoria nel nostro passato, a riconsiderare, a riflettere le criticità e un momento del presente così complesso e intanto pensare ad una strada, nella quale incamminarci verso un futuro prossimo." Non solo gli anni che verranno, ma anche le sfide del presente, tra la guerra in Ucraina e i problemi legati al surriscaldamento globale. Ne ha parlato, insieme sul palco, una coppia insolita, formata dall'economista Carlo Cottarelli e dal cantautore Francesco Gabbani. "Parleremo ovviamente del futuro dell'economia, del futuro dell'ambiente, del futuro dei rapporti tra Paesi, in un momento in cui, dal punto di vista geopolitico, ci sono un mucchio di problemi. E un po' del futuro dell'Italia nel suo complesso, del mondo nel suo complesso." "Quando si parla di futuro, siamo tutti un po' artisti, no? Perché entra in gioco il concetto dell'immaginazione." Piazze e strade gremite di turisti appassionati che confermano, ancora una volta e dopo ben 21 edizioni, quanto sia forte il desiderio di cultura e il bisogno di stare insieme e in presenza. "Io credo che tutto il Sud Italia sia magnificamente attraversato da una tale storia, che è impossibile non ricordarsi della cultura. Il Festival, certo, fa mergere la possibilità dello scambio tra lettori, scrittori, giornalisti. È un bel momento, però la verità è che noi stiamo poggiando i sandali sulla Magna Grecia e quindi questa cosa non ce la toglie nessuno.".